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La fontana di Piazza Incoronazione illuminata per la Giornata Mondiale della Prematurità

La Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore alla Cultura, avv. Celeste Iacovino e dell’Assessore alle Politiche Sociali, avv. Simona Venditti e di concerto con l’Assessore ai Lavori Pubblici, ing. Luigi Montorio, ha deliberato, come lo scorso anno, di celebrare oggi 17 novembre la Giornata Mondiale della Prematurità riconosciuta dal Parlamento Europeo, grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI), illuminando simbolicamente di viola la fontana di Piazza Incoronazione.
Infatti, è stata accolta la richiesta della SIN (Società Italiana di Neonatologia) e del dott. Pier Paolo Cristalli, Presidente dell’Associazione di volontariato “Crescere insieme in TIN”, costituita da famiglie di neonati prematuri e da personale della Neonatologia di San Giovanni Rotondo, di illuminare del simbolico colore viola un monumento della nostra città, al fine di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema della prematurità e sull’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi del parto prematuro.

Ogni anno in Italia nascono circa 30.000 bambini pretermine, cioè nati prima di 37 settimane di età gestazionale (circa il 7% dei nati). I neonati pretermine, detti anche prematuri sono una popolazione fragile, che da sola alimenta la fetta più importante della mortalità infantile, anche nei paesi più sviluppati. Questa popolazione inoltre è soggetta ad una serie di complicanze a livello di vari organi e apparati, in grado di determinare esiti a breve e a lungo termine a carico delle capacità motorie e cognitive, a livello sensoriale e cardio-respiratorio. In questa giornata si vuole accendere un faro sul mondo dei neonati pretermine allo scopo di concentrare gli sforzi istituzionali e organizzativi sui tre livelli fondamentali di cura: nella fase prenatale, alla nascita e durante la degenza in terapia intensiva neonatale e dopo la dimissione con un adeguato iter di controlli e terapie. Il motto della SIN (società italiana di neonatologia) è che bisogna mettere “il neonato al centro del futuro” e le cure devono essere incentrate sulla famiglia che deve essere parte attiva e fondamentale delle cure.

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