I RITI DEL GIOVEDI’ E VENERDI’ SANTO A SAN SEVERO

Con la Domenica delle Palme, in cui si rievoca l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, ha inizio il momento più alto e più forte dell’Anno Liturgico: la Settimana Santa che culmina con la domenica di Pasqua. In ogni città della Capitanata si celebrano i riti della Passione, con celebrazioni solenni nella giornata del Giovedì Santo (Messa Crismale con la benedizione degli Olii santi, Messa in Coena Domini e le processioni penitenziali al mattino ed alla sera del Venerdì Santo). San Severo, per quanto attiene ai riti della Settimana Santa vanta tradizioni secolari. Il Giovedì Santo, nella Chiesa Cattedrale il Vescovo presiede la celebrazione della Messa Crismale, con la partecipazione dei sacerdoti della diocesi, in cui vengono benedetti gli Oli santi che si adopereranno per l’amministrazione del Sacramenti (Battesimo, Cresima, Ordine Sacro, Unzione degli Infermi); nel pomeriggio dello stesso giorno in tutte le chiese si celebra la Messa in Coena Domini, rievocazione dell’istituzione dell’Eucaristia, durante la quale ha luogo anche il rito della Lavanda dei piedi. A San Severo le chiese adornano un altare per la Deposizione del Santissimo Sacramento, circondato di recipienti contenenti semi di granturco o frumento chiamati Sepolcri. La mattina del Venerdì Santo ha luogo all’alba la processione penitenziale della statua di “Ecce Homo”, ossia Gesù legato alla colonna, appartenente alla Confraternita del Rosario (Chiesa della Trinità detta anche dei Celestini) e della Madonna Addolorata, appartenente alla Confraternita della Pietà, della anche dei morti. Contemporaneamente dal Santuario di Maria Santissima del Soccorso esce una pesante croce portata a spalla da un penitente, che accompagna la processione durante l’intero percorso. A piazza Nicola Tondi ha luogo il rito dello “incontro” tra le due statue con la meditazione dettata da Mons. Vescovo. La statua di Gesù legato alla colonna fu commissionata dal dottor fisico Felice Sedena nel 1790 e fu scolpita dal confrate Gregorio Palmieri. La sovrintendenza dei Beni archeologici di Bari ha descritto così la statua: “Gesù in piedi, piagato e grondante sangue, con le mani legate alla colonna e la testa chinata verso la spalla destra mostra un’espressione di profonda pietà”. Nel pomeriggio dalla Chiesa rettorale di Santa Lucia esce la processione di Gesù Morto con la statua della Vergine Addolorata.
Anticamente le campane venivano sciolte nella mattinata del Sabato Santo, mentre ora si celebra la solenne Veglia di Pasqua.