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AL TELEFONO CON DON FELICE CANELLI

di MICHELE MONACO

PRONTO, PRONTO, CENTRALINO DEL PARADISO? MI FATE PARLARE CON DON FELICE CANELLI?

Sono qui, chi mi cerca?

SONO UNA GIORNALISTA E SONO ANCHE UNA SUA DEVOTA E VORREI A NOME DEL POPOLO SANSEVERESE RIBADIRLE TUTTA LA NOSTRA AMMIRAZIONE PER LA SUA OPERA DI APOSTOLATO CONDOTTAIN QUESTA CITTÀ CHE NON L’HA MAI DIMENTICATA.

La ringrazio per le sue parole. Cosa vuole che le dica, ho cercato con tutte le mie forze di fare opera di apostolato soprattutto per il mondo giovanile. Ho trovato nell’Opera Salesiana e in DON BOSCO il mio modello ed il mio ideale sacerdotale dedicandomi ai ragazzi poveri ed abbandonati.

MA È VERO CHE LEI CELEBRÒ UNA MESSA IN PIAZZA CARMINE A SAN SEVERO NEL 1945 IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO?

E’ vero, accadde proprio nel 1945, fu un avvenimento eccezionale poiché il Primo Maggio doveva essere festeggiato davanti alla Camera del Lavoro. Quell’anno fu particolarmente difficile ed io mi adoperai per unire tutte le realtà politiche, sindacali e religiose della città per dare una speranza ai tanti sanseveresi senza lavoro, vittime dei danni del secondo dopoguerra.

LEI, DON FELICE, HA DATO UNA FORTE IMPRONTA SOCIALE AL SUO APOSTOLATO. NELLA SUA BIOGRAFIA SI APPRENDE CHE LEI FU UN COFONDATORE DEL PARTITO POPOLARE DI DON LUIGI STURZO. E’ VERO?

Ho tratto ispirazione da don LUIGI STURZO poiché sosteneva che un credente, un cattolico, doveva impegnarsi attivamente nel sociale, nelle istituzioni. Sino al 1919 era proibita la partecipazione dei cattolici alla vita politica, poi Papa Benedetto XV permise ai cattolici di aderire al Partito Popolare.

DON FELICE, LA SUA FIGURA SI STAGLIA DAVANTI ALLA CHIESA DI CROCE SANTA, LA SUA PARROCCHIA DOVE È STATO PASTORE PER BEN 50 ANNI.

Ho trascorso in quella Parrocchia gli anni più belli della mia vita, la chiamavano Parrocchia di periferia ma per me era il centro dell’universo. Mi piace ricordare anche la Gioventù Femminile di Azione Cattolica, della Compagnia delle Dame e Damine della Carità. Vorrei rivolgere a tutti voi le parole con le quali mi sono congedato dalla vita terrena: <<Ho rubato a DON BOSCO l’amore per i giovani; a SAN FRANCESCO DI SALES il desiderio della dolcezza; A SAN “FRANCESCO D’ASSISI l’amore alla povertà>>.
I SANSEVERESI ESULTANO NEL SAPERE CHE LA CHIESA DI ROMA LE HA RICONOSCIUTO TUTTE LE SUE VIRTÙ DI SERVO DI DIO E SI AVVIA ALLA SUA CANONIZZAZIONE.

La mia gratitudine e la mia benedizione giunga a tutti gli abitanti di San Severo. Il Signore vi benedica…e mi raccomando aiutate i bisognosi, impegnatevi nel sociale, servite il Vangelo, servite DIO.

 

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