L’epopea del cinema sanseverese ha raggiunto il picco più alto negli anni ’60-’70 con l’attività di NOVE LOCALI cinematografici: SEI AL COPERTO (due dei quali proiettavano due film consecutivamente al prezzo di un solo biglietto) E TRE CINEMA ALL’APERTO. Le facciate erano belle con le insegne luminose che richiamavano nomi eccentrici come IDEAL, KURSAAL-EXELCESIOR, ARISTON, EDEN-UMBERTO, G.VERDI-CAPITOL o avevano i nomi dei proprietari come il “MARCHITTO” e il “PATRUNO”. Per un periodo abbiamo avuto anche tre cinema all’aperto, cioè tre “arene”. Due erano collegate ai rispettivi locali al coperto come quella dell’Excelsior (inaugurata nei primi anni’50 nei pressi dell’ospedale in via T.Masselli) e del Marchitto (inaugurata nel 1954 e collocata in via Cigno), la terza arena, l’Ariston (collocata all’imbocco di via Apricena i cui proprietari erano tre imprenditori).I pensionati e molti adolescenti di allora trascorrevano più ore in un cinema che a casa… La domenica c’era anche l’assalto delle famiglie e le liti per trovare posti a sedere erano frequenti nelle sale stracolme. Gli esercenti per contendersi il maggior numero di spettatori gareggiavano per comprare le migliori pellicole, i film più popolari. Vi era la gara ad accaparrarsi i film dei seguenti sei maggiori studi di produzione cinematografica di Hollywood:WARNER BROS.,METRO GOLDWYN MAYER, PARAMOUNT PICTURES, 20TH CENTURY FOX, RKO PICTURES e COLUMBIA. Nel 1948 ci fu un <<assalto>> di migliaia di persone al cine-teatro PATRUNO. Una folla impazzita stipata nella piazza gremita sino davanti al Municipio per vedere un film western intitolato “Buffalo Bill”. QUESTO BOOM DEL CINEMA DEL DOPO-GUERRA CONVINSE LA FAMIGLIA MARCHITTO AD INVESTIRE PER COSTRUIRE UN LOCALE DA CIRCA 1.500 POSTI: IL FAMOSO “SUPERCINEMA MARCHITTO”,INAUGURATO NEL 1950 CON IL FILM “I TRE MOSCHETTIERI” INTERPRETATO DA GENE KELLY, LANA TURNER E VAN HEFLIN. CI FU UN RECORD DI INCASSI DI 14.000 BIGLIETTI IN CINQUE GIORNI. SEGUIRÀ IL FILM “ZAPPATORE”CON GABRIELE FERZETTI CHE STACCÒ IN UN SOLO GIORNO 4.500 BIGLIETTI. IL CINEMA MARCHITTO AVEVA IL TETTO APRIBILE. NELL’INTERVALLO TRA IL PRIMO E IL SECONDO TEMPO IL TETTO SCORREVA IN ORIZZONTALE LASCIANDO UNA GRIGLIA SOTTILE ATTRAVERSO LA QUALE USCIVA UNA GIGANTESCA NUVOLA DEL FUMO DELLE SIGARETTE CONSUMATE DAGLI SPETTATORI. Due personaggi indimenticabili del cinema ‘Marchitto’ furono le cosiddette “maschere” che staccavano i biglietti e mantenevano l’ordine nel cinema di Porta Foggia. Erano TULLIO D’ANGELO ed il mitico ETTORINO MARINELLI, terrore di chi cercava di fare il “portoghese”.