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TRA PASSATO E PRESENTE, UNA PITTURA PER L’ANIMA

di FRANCESCO GIANNUBILO

La nota pittrice sanseverese MARIA d’ERRICO-RAMIREZ ha inteso regalarci, con il suo pregevole volume monografico, di recente pubblicato da Studio Byblos, una imponente panoramica di tutte le sue opere realizzate in oltre un trentennio (1986–2019) di intensa quanto significativa attività pittorica, come peraltro ampiamente compendiata dai lusinghieri giudizi critici espressi da eminenti personalità e commissioni artistiche non solo nazionali – dal nostro Professor NICOLA MICHELE CAMPANOZZI, che ne ha curato la raffinata prefazione, all’Editore e Critico d’Arte DINO MARASÀ e numerosi altri che sarebbe impossibile qui enumerare – ma anche internazionali, dalla Commissione Premio Tokio a Don ENRIQUE de LA RIVA y MARIN, insigne Critico d’Arte in Barcellona, dalla X Biennale Europea di Parigi alla “London Art Season”, e molte altre. Tutto ciò – in uno al deposito, a cura dello stesso Editore, dell’elegante monografia nelle prestigiose Biblioteche Nazionali di Roma, Firenze e Palermo – torna ad onore e vanto della nostra Città, che, spesso citata nelle cronache nazionali solo per fatti delinquenziali, esprime invece personalità di alto rilevo culturale ed artistico.

Per di più, la monografia, a cura dell’Editore – che ha pubblicamente espresso il suo compiacimento per la levatura dell’opera – è stata pubblicata anche in inglese per la sua diffusione in Europa e negli USA, ed anche in vendita presso prestigiose Case Editrici – Feltrinelli, Mondadori, Hoepli, Libreria Universitaria, IBS – talché la stessa finisce per acquistare anche una valenza artistica internazionale. Il voler tratteggiare, ancorché succintamente, gli aspetti meramente artistici della d’ERRICO-RAMIREZ, non è impresa da poco, data la sua poliedricità espressiva e figurativa, una policromia che valorizza al massimo il significato delle luminosità spiegate, traducendole in un assieme altamente suggestivo che alimenta a dismisura una componente emozionale ed intimistica, attivatrice di un ideale vagare dell’anima nel deserto, a guisa di viaggiatori, colmi di sogni e di spiritualità, alla ricerca di se stessi.

Il pacato surrealismo della nostra pittrice, teso ad esaltare l’inconscio e il subconscio come puro processo creativo, poetico ma allo stesso tempo intriso di sensibili realtà umane, finisce per shiftare in eclettiche trasfigurazioni liriche del reale, rivelatrici di sue emozionalità e sensibilità profonde, inerpicantesi dagli intimi recessi di un’anima riflessiva, che suggestionano chiunque vi si accosti.

Il suo, quindi, si trasforma in un messaggio universale di speranza e di incessante rinascita alla vita, rivolto sì al presente ma con una “carezza” al passato, quasi un rinvenuto stile rinascimentale, con i suoi accenti umani e sacri, che traspare dai volti dolci e sognanti delle sue Maternità e Madonne.

Nessuna emozione può dirsi assente dalla tavolozza pittorica della d’ERRICO-RAMIREZ, né v’è chi non abbia provato un pathos profondo alla vista delle sue espressività artistiche, poiché nella sua pittura è possibile intravedere una via privilegiata per vivere ed abbracciare, ancorché solo per pochi attimi d’eternità, la parte onirica del reale, ma anche il lato reale dell’onirico, in una osmosi senza fine.

E’ un meraviglioso mondo dell’arte quello che la nostra pittrice riesce a trasmetterci, un mondo in cui l’artista – commenta il FALOSSI – non è né depresso né ricco, non è né infelice né acclamato: è soltanto un ARTISTA, così come lei è: semplicemente un’appassionata ARTISTA DELL’ANIMA!

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