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“San Severo Città Cardioprotetta”: entra nel vivo il progetto di CRI e Comune con una fitta rete di partner

A San Severo entra nel vivo il progetto promosso da CRI e Comune e condiviso da un gran numero di partner grazie al lavoro di coordinamento svolto dalla Consulta delle Associazioni. La convenzione tra A.C. di San Severo e Croce Rossa Italiana Comitato San Severo-Torremaggiore, ha attivato una serie di azioni co-finanziate per la realizzazione dell’ambizioso progetto per far rendere “San Severo Città Cardioprotetta”. Parte quindi la fase di coinvolgimento della cittadinanza finalizzata a raggiungere gli obiettivi e gli standard previsti dal progetto.

Nei prossimi giorni i volontari del Comitato locale, muniti di divisa e di tesserino di Croce Rossa Italiana, completeranno il lavoro di mappatura della dotazione di Defibrillatori semiAutomatici Esterni (DAE) attualmente in uso, avviato nei mesi e portato avanti grazie all’impegno di referenti di Associazioni del territorio, del direttivo della Consulta, nonché del Comune..

La compilazione del modulo faciliterà la raccolta dei dati per poi definire i punti strategici dell’installazione dei 10 DAE, il cui acquisto è previsto dal progetto. La raccolta dei dati si svolgerà con il contributo di Farmacie, Studi Medici, Scuole di ogni ordine e grado, Sedi associative sportive e culturali oltre che di attività commerciali.

l’Azione di ricognizione è funzionale alla definizione di una Mappa delle postazioni dei DAE avendo individuato le aree cittadine con minore concentrazione delle stesse e prevedere le future istallazioni presso strutture pubbliche e private.

Il progetto “San Severo Città Cardioprotetta” ha l’obiettivo di fornire alla città e ai suoi abitanti gli strumenti e le competenze utili al pronto intervento per salvare la vita nei primi 7 minuti dall’infarto. Si tratta di un progetto complesso ed articolato che sta coinvolgendo tanti volontari e soci delle Associazioni della città facenti parte della Consulta, oltre che rappresentanti del CSV di Foggia e consulenti. Sono stati infatti attivati, come da Progetto condiviso, Tavoli di Lavoro specifici (Solidarietà, Comunicazione, Mappatura) finalizzati tra l’altro ad organizzare la campagna di informazione e di sensibilizzazione destinata alla popolazione così da ampliare e potenziare gli obiettivi individuati. È inoltre prevista, in autunno, l’organizzazione di eventi pubblici finalizzati alla raccolta di adesioni ad un programma di formazione specifica che abiliti la popolazione laica al primo intervento. Entro la fine del mese di settembre sarà indetta una conferenza stampa per divulgare il progetto con il dettaglio della strategia comunicativa condivisa abbinata all’immagine coordinata (logo del progetto, materiale digitale e cartaceo riportante la mappa e le avvertenze), il calendario delle attività di formazione e sensibilizzazione. Occorre evidenziare che il progetto è stato definito ambizioso per le pratiche di condivisione e di collaborazione – attivate già da qualche anno nel nostro contesto – che continuano a sollecitare la nostra Comunità a sperimentare ulteriori esercizi di coesione sociale che tanto servono ai territori.

Per info e contatti CRI Comitato San Severo Torremaggiore <sanseverotorremaggiore@cri.it>

Alcune info del progetto

La sottoscrizione del documento è avvenuta il 15 luglio 2021 alla presenza dell’assessore comunale alle Politiche Sociali di San Severo Simona Venditti, della Presidente del Comitato CRI San Severo Torremaggiore, Paola Cuccitto e della presidente della Consulta Zelinda Rinaldi e dei rappresentarti degli enti partner del progetto.

Per un’azione sistemica di prevenzione della salute, il Comune di San Severo ha pubblicato un bando al quale ha partecipato la CRI San Severo Torremaggiore, supportata da una fitta rete di associazioni, pronta ad impegnarsi per favorire il raggiungimento di tutti gli obiettivi progettuali.

I partners di “San Severo Città Cardioprotetta insieme alla IV Commissione Socio-Sanitaria hanno sperimentato per la prima volta la coprogettazione finalizzata ad una partecipazione sempre più consapevole, attiva ed estesa.

Il progetto prevede la mappatura degli apparecchi già esistenti, l’installazione di nuovi DAE – i defibrillatori semiautomatici – e la realizzazione di una rete di dispositivi sempre accessibili in caso di necessità, dislocati in punti strategici della città e utilizzabili da personale “non sanitario”.  L’obiettivo è quello di intervenire entro i fatidici primi minuti dal riconoscimento dell’arresto cardiaco, in attesa dell’arrivo dell’unità mobile di emergenza/urgenza 118.

Il Progetto è nato in coprogettazione tra CRI Comitato San Severo Torremaggiore, AEOP, AMMI, ANTEA, ARCIDONNA, ASPNAT, CSV Foggia, ESPERTI IN CAMPO, INNER WHEEL SAN SEVERO, LA CASA DEI SOGNI, LA RUOTA DELL’AIUTO, LA STRADA DEI SAPORI, PROLOCO SAN SEVERO, RADIO CLUB SAN SEVERO, ROTARY CLUB SAN SEVERO, TOURING CLUB-CDT SAN SEVERO, CLUB UNESCO SAN SEVERO, AMBASCIATRICE DELLA GENTILEZZA ARCANGELA DE VIVO E CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI.

NOTE: “La morte cardiaca improvvisa, conosciuta anche come arresto cardiaco (arresto Cardio-Circolatorio) – spiegano gli operatori del progetto – è la condizione patologica in cui il cuore, meccanicamente, si ferma portando ad un arresto del circolo sanguigno e danni cerebrali, anche permanenti. Alcune vittime possono essere salvate, se adeguatamente e tempestivamente soccorse. Tuttavia, il riconoscimento tempestivo e la pronta attivazione delle procedure di emergenza risultano vani se non è possibile defibrillare al più presto il paziente: in una percentuale variabile tra il 59% ed il 65% dei casi, l’arresto cardiaco evolve in aritmie senza polso (fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare senza polso) e la prima terapia utile ed aperta anche al cittadino qualunque, risulta essere la defibrillazione.

È calcolato che cinque minuti dopo l’arresto cardiaco (ACC) la percentuale di sopravvivenza del Sistema Nervoso Centrale, senza Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) è del 50%, mentre dopo altri cinque minuti è vicina allo 0%”.

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