L’ORATORIO DON BOSCO NON VA IN VACANZA: UN’ESTATE DI SPERANZA, COMUNITÀ E FUTURO

Nel cuore dell’estate sanseverese, mentre la città rallenta e molte famiglie partono per le vacanze, c’è un luogo che continua a pulsare di vita, sorrisi e speranza: l’oratorio. Da sempre presidio educativo e comunitario, l’oratorio estivo Don Bosco, gestito da 4 anni dai laici con l’Officina Salesiana, si conferma anche quest’anno, punto di riferimento per circa 150 bambini, ragazzi e famiglie del nostro territorio.
Dietro il successo delle attività estive non ci sono solo gli animatori, i volontari del servizio civile, il gruppo degli ex-allievi, i salesiani cooperatori dell’oratorio, ma una rete viva e attiva di associazioni, enti locali e giovani che collaborano con passione e dedizione. È una vera e propria “rete di speranza” che si rafforza anno dopo anno, costruita sulla fiducia, sull’ascolto e sulla condivisione di valori.
Nei mesi di giugno e luglio, i cortili e le aule dell’oratorio si sono trasformati in laboratori creativi, campi sportivi, e spazi di dialogo. I bambini hanno trovato qui un luogo sicuro e stimolante, dove poter giocare, imparare e crescere insieme, per sei settimane, lontani dalle solitudini digitali o dalle difficoltà che, a volte, segnano le realtà familiari.
Anche i ragazzi più grandi, coinvolti come animatori, hanno avuto l’occasione di mettersi in gioco, imparando a prendersi cura degli altri, a lavorare in gruppo, a essere responsabili. Un’esperienza formativa unica, che arricchisce non solo il loro curriculum, ma soprattutto la loro umanità.
Dietro ogni gioco, ogni gita, ogni merenda preparata con amore, ci sono le associazioni del territorio: Tèda che ha proposto laboratori sportivi, Wah-ngai Wing Tsun che ha organizzato attività inclusive di difesa personale; ENPA che ci ha insegnato la cura e l’attenzione per gli animali; Centro Minori “Peppino Impastato”, con cui abbiamo condiviso il percorso educativo, fino alla Croce Rossa che ha insegnato ai bambini l’importanza della sicurezza e della cura.
Grazie a questa rete, l’oratorio non è più solo un luogo, ma diventa un bene comune, aperto a tutti, in cui la comunità si prende cura dei più piccoli e dove si costruisce, giorno dopo giorno, una cultura dell’incontro.
In un tempo in cui spesso prevalgono l’individualismo e la frammentazione, l’esperienza dell’oratorio estivo ci ricorda che solo insieme possiamo costruire qualcosa di bello e duraturo. La sfida ora è non fermarsi con l’autunno, ma portare avanti tutto l’anno questa alleanza educativa tra parrocchie, famiglie, e associazioni.