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IL JAZZ POLACCO E’ FREE – PIACE SEMPRE DI PIU’

Il jazz in Polonia ha una tradizione molto lunga nel tempo, forte e significativa, ancora prima della seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, la musica jazz fu rapidamente soppressa dalle autorità comuniste e fu chiamata il periodo delle catacombe, perché il jazz, in quanto illegale, veniva eseguito nel sottosuolo e in case private. Solo dopo la metà degli anni 70′ il movimento jazz polacco divenne uno dei più importanti in tutta Europa registrando l’ottimo livello raggiunto anche dagli artisti più giovani.

Molti musicisti sono allineati a una sorta di linguaggio globale in cui è forte l’influenza dell’espressività afroamericana e del jazz europeo. Altri portano dentro la musica la propria tradizione (sia folklorica che di matrice eurocolta) con strategie e esiti differenti, più legato quindi a un linguaggio moderno, contemporaneo.

Così, in sintesi, il riepilogo del concerto di venerdì 10 novembre che ha acceso più di qualche entusiasmo nella serata di apertura della ormai nota rassegna artistica internazionale, San Severo Winter Jazz Fest, presso lo Spazio Off che raggiunge la sua 13^ edizione in collaborazione con l’Associazione Amici Del Jazz San Severo.

Di scena, lo spumeggiante quartetto del chitarrista, compositore e produttore polacco PRZEMYSLAW STRACZEK, insieme a straordinari musicisti che da più anni fanno parte del suo organico, di eccezionale talento, ognuno dei quali aggiunge il proprio stile all’ensemble e presentare ad un pubblico delle grandi occasioni il loro ultimo album “Fig Tree” – album che ha riscosso ampia eco dalla critica internazionale e, in particolare, dal noto portale franco-britannicco Jazz Fuel definendolo come miglior disco dell’anno 2020.

Con Przemyslaw,
Marcin Kaletka : tenore – alto sax
Francesco Angiuli : contrabbasso
Patryk Dobosz : batteria

Un concerto di straordinaria bellezza, mozzafiato aggiungerei,, dove alla tradizione afroamericana si fondeva una miscela jazz di matrice polacca ed europea con un pizzico di free jazz entusiasmante.
Musica caratterizzata da un approccio moderno dove è stato possibile riscontrare più riferimenti alle varie sfaccettature della musica jazz, inclusa la scuola jazz polacca, dal jazz modale al free jazz e all’armonia contemporanea. Varietà e ricchezza della nuova musica improvvisata polacca dove sono prevalsi lavori di natura sperimentale post-free spingendosi volentieri verso la libera improvvisazione.

Musica volutamente di grande impatto e facile presa con melodie e dinamiche smaccatamente accattivanti. Straczek ha dimostrato di godere una buona tecnica su progressioni armoniche, scale e ritmo in ogni chiave, improvvisazione e tanta creatività con l’uso anche dell’elettronica per raggiungere uno stato d’animo speciale e sbalordire il pubblico presente che lo ha ricompensato con tanti e ripetuti applausi

Il sax tenore di MARCIN KALETKA, esprime musica densa, di forte tensione narrativa, elegante e allo stesso tempo infuocato con risultati eccellenti sapendo spaziare da momenti cameristici ad altri sperimentali. Musica arricchita dalla brillante sezione ritmica con FRANCESCO ANGIULI al contrabbasso, trascinatore e pronto ad ogni estetica timbrica e il drumming potente, avvolgente di PATRYK DOBSOZ.

Una serata bellissima, coinvolgente ed anche storica per il sostegno dell’Istituto Polacco Di Roma a cui va il mio più vivo ringraziamento e di tutti gli Amici Jazz San Severo per la realizzazione dell’evento.

Antonio Tarantino
Dir.Art. San Severo WJF
Pres. Assoc. Amici Jazz San Severo

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