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I RITI DELLA PASSIONE A SAN SEVERO

Di Mario Bocola

Durante la settimana santa, a San Severo si svolgono alcune tra le funzioni religiose più commuoventi di tutta la Puglia. La mattina del Giovedì Santo nella Cattedrale il Vescovo presiede la Messa Crismale, durante la quale vengono benedetti gli Olii Santi, mentre la sera ha luogo la celebrazione in Coena Domini, memoriale dell’Istituzione dell’Eucarestia. Gli altari della Reposizioni vengono adornati di drappi rossi con tabernacolo, dove verrà collocata l’Eucaristia. Ai piedi dell’altare della Reposizione vengono posti i “Sepolcri”, formati da semi di frumento fatti germogliare al buio nel periodo della Quaresima, abbelliti di fiori e immaginette di Gesù e della Vergine Addolorata. La mattina del Venerdì Santo si svolge la funzione dell’“Incontro” tra le statue del Cristo flagellato alla colonna e della Madre Addolorata. Queste si muovono attraverso le strade del borgo antico in due processioni diverse, quindi senza incontrarsi mai (benché appartenenti a due chiese e a due arciconfraternite differenti). La processione del Cristo, organizzata dall’Arciconfraternita del Rosario, comincia dalla Chiesa della SS. Trinità alle 5,00 circa del mattino, dunque in prossimità dell’alba, mentre quella della Dolorosa, organizzata dall’arciconfraternita di Orazione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo, parte dalla Chiesa della Pietà circa mezz’ora più tardi. Il Cristo alle 6,00 circa raggiunge Piazza Castello, ogni anno gremita di fedeli, mente la Vergine raggiunge lo stesso luogo solo alle 6,30; proprio in questo istante comincia la straziante corsa delle statue l’una verso l’altra per un ultimo e doloroso addio tra la Madre e il suo amatissimo Figlio: il loro ultimo ricongiungimento è però impedito dalla pesante Croce di legno, portata a spalla dai membri di un’altra arciconfraternita (quella del Soccorso, la terza che partecipa alla processione penitenziale del mattino), che viene sollevata in mezzo alle statue. Un coro di bambini accompagnati dalla banda intona il canto dell’ultimo struggente addio della Santa Vergine a Gesù. C’è molta commozione tra tutti i fedeli, dai giovani agli anziani, ed in seguito ad un sermone del Vescovo le due statue riprendono lentamente il cammino per l’intero Giro Esterno della città. Alle 10,30 circa la statua del Cristo fa rientro nella sua chiesa, innanzi alla quale la Vergine fa la sua ultima sosta in segno di saluto a suo Figlio; anche quest’ultima fa ritorno nella chiesa di appartenenza. Poco dopo le 17,00 dalla chiesa di Santa Lucia si snoda per le strade della città un’altra processione (organizzata dalla confraternita del Sacramento), quella del Cristo Morto e dell’Addolorata, che percorrono quasi lo stesso itinerario della processione del mattino. Al passaggio del sacro corteo viene spenta l’illuminazione di palazzi e negozi e in prossimità del Teatro Comunale ogni viene eseguita L’Ave Maria di Gounod (mentre nella processione penitenziale del mattino viene eseguita l’Ave Maria di Schubert). Alle 18,00 nella chiesa della Pietà ha inizio la solenne Via Crucis, al termine della quale ha luogo la commuovente “Ora della Desolata” che culmina con il Bacio dell’Addolorata, una devota condoglianza a cui ogni anno prendono parte centinaia e centinaia di fedeli e che termina alcune ore dopo proprio a causa della grande affluenza popolare. Invece al termine della processione dell’Addolorata e del Cristo morto, alle 22,00 circa, viene allestito il Santo Sepolcro (la Deposizione) nella chiesa di Santa Lucia, con la statua del Cristo che viene deposta sull’altare maggiore e quella dell’Addolorata subito dietro in adorazione.

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