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SUL TRENO UNA BORSA PIENA DI GIOIELLI: IL GESTO DEL CAPOTRENO MICHELE SCIRPOLI

Il capotreno sanseverese Michele Scirpoli ed il suo nobile gesto.

È di San Severo (Fg) il capotreno di 62 anni delle Ferrovie del Gargano che, negli scorsi giorni, ha trovato sul treno una borsa contenente denaro e anelli preziosi.
Si chiama Michele SCIRPOLI ed è stato identificato come un “angelo” dall’animo nobile.
Nella borsa da lui trovata sul treno non solo vi erano soldi, ma anche anelli con diamanti e brillanti.
Il capotreno l’ha restituita alla legittima proprietaria, preoccupandosi, come farebbe ciascun pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, di rintracciarne la provenienza.

Il fatto è accaduto durante il servizio sul convoglio che da Foggia arriva alla stazione di Calenella, a Peschici.
Il capotreno ha trovato su un sedile una borsetta dimenticata da una passeggera dove all’interno, oltre ai documenti e al denaro contante, vi erano anche alcuni gioielli.
Michele SCIRPOLI ed il collega, il macchinista del treno Antonio MATARANTE, hanno contattato la donna sui social dicendole che avevano trovato la sua borsa e mettendosi d’accordo su come incontrarsi per la restituzione.

“Sei il mio angelo”, ha esclamato la donna ringraziando il capotreno.

La notizia pubblicata anche su bari.corriere.it riporta quanto accaduto.

“Non ho fatto nulla di strano. Quando ho visto quella borsa mi sono sentito in dovere di restituirla alla legittima proprietaria”, ha dichiarato SCIRPOLI che è anche presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di San Severo.
E non è la prima volta.

“Capita spesso che i passeggeri forse per la fretta o per pura dimenticanza lascino qualcosa sul treno, come soprattutto telefoni cellulari. Ma non mancano oggetti più costosi e particolari. Qualche tempo fa riuscimmo a restituire degli abiti da sposi ad una coppia di giovani che dovevano convolare a nozze dopo due giorni! Scoppiarono a piangere quando li riconsegnammo perché pensavano di averli perduti per sempre.
Una volta invece, sul sedile di uno scompartimento venne lasciato un contrabasso. Avevo capito, in tal caso, che lo strumento musicale doveva appartenere a qualcuno che frequentava il Conservatorio. Così contattai la segreteria e, poco dopo, il contrabbasso tornò al suo proprietario”.

Tanti dunque gli episodi in cui il sanseverese Michele SCIRPOLI si è adoperato con la diligenza di un buon padre di famiglia.

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