Don Felice Canelli e Don Salvatore Camillo: il maestro e il discepolo. Un convegno per raccontare due vite al servizio della comunità

Un’intensa serata di riflessione e memoria ha animato la serata di ieri, 28 aprile, la Parrocchia San Giuseppe Artigiano, dove si è tenuto il convegno “Don Felice Canelli e Don Salvatore Camillo. Il maestro e il discepolo”, patrocinato dal Comune di San Severo. L’iniziativa, molto partecipata dalla cittadinanza, ha voluto restituire alla comunità il profilo spirituale e umano di due figure centrali della storia ecclesiale e sociale del territorio.
Dopo i saluti del parroco Don Dino d’Aloia e dell’assessore alle politiche sociali Raffaele Bentivoglio, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, i lavori sono stati scanditi da interventi e testimonianze a più voci, lo stesso Don Dino d’Aloia, introducendo la serata, ha ricordato come «si è voluto tratteggiare il profilo spirituale e umano di queste due figure presbiterali e metterle nella relazione confacente di maestro e discepolo. Don Felice è stato il modello sacerdotale di grande spiritualità aderente alla vita parrocchiale, diocesana e oltre. Un mistico incarnato e attento alle esigenze dei tempi, capace di aprirsi ad altre spiritualità e apporti culturali che potessero diventare concime per la sua gente, per i suoi poveri. Don Salvatore ha assorbito tutto il suo magistero e soprattutto nel suo lavoro sociale e nel suo tratto popolare ha espresso il suo potenziale umano e morale».
Oltre agli interventi programmati di Giorgio Rago e Franco Lozupone, a delineare il profilo di Don Felice Canelli sono stati soprattutto gli interventi di Don Carlo Gravino, che ha approfondito il suo spessore umano e spirituale, e Mons. Mario Cota, che per molti anni si è occupato dell’inchiesta diocesana sulle virtù di don Felice Canelli, i cui atti sono approdati a Roma presso l’attuale Dicastero per le Cause dei Santi e hanno decretato la venerabilità di don Canelli, don Mario ha incoraggiato ad un coinvolgimento maggiore sulla figura del venerabile Canelli, potendo ancora godere della testimonianza di persona che lo hanno conosciuto direttamente e che continuano a studiarne la testimonianza e gli insegnamenti.
Toccanti le testimonianze personali di Filomena Camillo, sorella di Don Salvatore, e di Don Giovanni Pistillo, che hanno condiviso memorie intime e ricordi vivi, capaci di restituire il tratto umano di due sacerdoti che hanno lasciato un’impronta profonda nella vita religiosa e sociale della città.
A concludere l’incontro è stato il Vescovo di San Severo, Mons. Giuseppe Mengoli, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e sottolineato l’attualità del messaggio